La nostra vita è una successione di progetti senza fine per raggiungere la piena realizzazione di noi come “opera d’arte”.
Così scriveva sul mio diario degli ospiti nel novembre 2012 Giancarlo Scapin, maestro ceramista scomparso qualche mese fa.
Nella pagina ‘Dicono di noi’ ho ricopiato le frasi che nei giorni scorsi alcuni di voi hanno scritto dopo aver visitato lo stand con i nostri bottoni a Vicenza e sfogliando le pagine all’indietro mi sono imbattuta nel pensiero di Giancarlo.
Credo che ben incarni il senso di quanto sta accadendo.
Sono poco più di due anni che mi sono licenziata da un lavoro a tempo indeterminato nel campo dell’informatica medica. A quel tempo inseguivo, o meglio inseguivamo come famiglia, tempi e qualità della vita diversi.
C’era un piccolo grande sogno nel cassetto al quale, a dire il vero, credeva più Ferdinando che io… quello di aprire un’officina artistica.
Ci speravo certo ma forse non credevo ancora appieno nelle mie potenzialità creative.
Se però è vero che il cammino si fa camminando, quello che era il percorso nel mondo della ceramica intrapreso qualche anno fa, in questi due anni si è potenziato continuando a partecipare a corsi e seminari. Continuando a sperimentare e a far crescere la qualità dei manufatti.
Quanto imparato ha trovato forma principalmente nei bottoni ed è stato importante vedere il riscontro che essi hanno avuto negli altri.
Giancarlo mi viene in mente spesso ed è come se avessi una sfida in piedi con lui… a lui pareva che un bottone non potesse essere un’opera d’arte, che non potesse essere un’idea di successo. Meglio lavorare a progetti legati ad oggetti che potessero essere collezionati, come ad esempio le teiere.
In realtà io ho sempre creduto nell’importanza delle piccole cose come ho sempre creduto fermamente che i bottoni fossero oggetti speciali.
Oggi mi pare di poter avere conferma delle mie intuizioni. Le tante porte che si sono aperte in questi due anni, si sono aperte grazie alla scelta di realizzare e proporre proprio i bottoni e vedere che, anche se piccoli trasmettono il senso del nostro lavoro e la nostra passione, è davvero gratificante…
Devo proprio dire che i progetti che si sono susseguiti in questi due anni hanno contribuito alla mia realizzazione. Quello che era un sogno che credevo non realizzabile, ora sta prendendo sempre più forma tanto da farmi pensare che possa diventare qualcosa di più.
Nel frattempo, in ricordo di Giancarlo ho realizzato con affetto dei bottoni per l’ora del the!